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CARRELLO
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PREMIO INTERNAZIONALE ANTONIO MORMONE
seconda edizione: violino | Milano 2025

VINCITRICE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PIAM

Ying Li, pianista

Venticinque anni, la pianista Ying Li ha vinto nel 2021 il Premio Internazionale Antonio Mormone e lo Young Concert Artists Susan Wadsworth International Auditions. E’ stata premiata in numerosi altri concorsi internazionali quali Sarasota Artist Series Piano Competition, Brevard Music Festival, International Liszt Piano Competition for Young Pianists ed è stata finalista del Concorso Internazionale di Montréal. Ha suonato come solista con importanti orchestre quali Philadelphia Orchestra, Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, New Jersey Symphony, Brevard Music Festival Orchestra, Orchestra da Camera di Mantova, NWD-Philharmoniker, collaborando con direttori quali Lina Gonzalez-Granados, Xian Zhang, Eric Jacobsen, Jonathon Heyward, Toshiyuki Kamioka. Si è esibita al Teatro alla Scala, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Parco della Musica a Roma, Teatro Donizetti di Bergamo per il Festival Pianistico, al Verbier Festival, per Musica Insieme Bologna, al Teatro Alighieri di Ravenna, alla Merkin Hall di New York, al Festival Classiche Forme e recentemente ha debuttato alla Carnegie Hall – Zankel Hall e al Kennedy Center’s Terrace Theater di Washington. Tra i prossimi impegni, recital in Italia, il debutto alla Konzerthaus di Berlino, a Sacile alla Fazioli Concert Hall, Teatro Comunale di Carpi, a Dortmund con Dortmunder Philharmoniker e Gabriel Feltz. Ying è un’appassionata camerista e si è esibita in questa veste al Ravinia Festival, La Jolla Music Society, Great Lakes Chamber Music Festival, Norfolk Chamber Music Festival, Artists Series Concerts Sarasota, e Bridgehampton Chamber Music Festival.

Ying ha iniziato gli studi musicali a cinque anni in Cina presso il Conservatorio Centrale di Pechino. Nel 2012 si è trasferita a Philadelphia per studiare al Curtis Institue of Music con Jonathan Biss e Seymour Lipkin. Dopo il diploma nel 2019, ha ottenuto il Master of Music alla prestigiosa Juilliard School di New York sotto la guida di Robert McDonald con cui continua a perfezionarsi nell’ambito dell’Artist Diploma Program. Il suo CD di debutto per Decca è dedicato a Mozart e Bartók.

Il violinista Edoardo Zosi si è esibito con importanti orchestre quali Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro San Carlo, Orchestre National de Montpellier, Stuttgarter Philharmoniker, Nürberger Symphoniker, Berliner Symphoniker, RTE Symphony Orchestra di Dublino, Dortmunder Philarmoniker, Orchestra della Svizzera Italiana, Luzern Sinfonieorchester, Sinfonie Orchester Wuppertal, SWD Philharmonie Konstanz, NWD Philarmonie, Sinfonieorchester Münster, Württembergische Philarmonie Reutlingen, Philarmonie Sudwestfalen, Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra Sinfonica Siciliana, Prague Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra Filarmonica di Torino, Sinfonica di Sanremo, North Czech Philarmonic Teplice.

Ha inciso le Sonate di Strauss op.18 e Brahms op.108 con Bruno Canino, il Concerto di Bruch con l’Orchestra Filarmonica di Torino, il Concerto Gregoriano di Respighi con i Nürnberger Symphoniker per la Bayerischer Rundfunk e per Warner Classics il CD “The Stradivari Session” registrato con lo Stradivari “Il Cremonese” 1715 del  Museo del Violino di Cremona, con cui mantiene un’importante collaborazione artistica e di ricerca.

Nel 2015 ha fondato il Quartetto Adorno che nel 2017 vince tre premi al Concorso Internazionale per Quartetto “XI Premio P.Borciani”. Nel 2019 viene pubblicato il primo CD del Quartetto Adorno per Decca Italia con il Quartetto No. 3 Op. 19 di A. von Zemlinsky e il Quintetto con Clarinetto di Brahms Op. 115 insieme ad Alessandro Carbonare. Esce nel 2021 il CD Decca Italia con il quintetto per chitarra e archi di M. Castelnuovo Tedesco insieme a Giampaolo Bandini e nel 2022 l’incisione del quartetto di C. Franck edito da Fuga Libera.

Suona il suo Ansaldo Poggi del 1929.

“La sera della finale del Premio Internazionale Antonio Mormone avevo dichiarato che sul palcoscenico del Teatro alla Scala vedevo una nuova porta aprirsi, e così è stato. Ripensando ai due anni del Premio capisco che è stato un percorso di preparazione alla carriera che ho sempre sognato: Sala Verdi di Milano, Konzerthaus di Berlino, Carnegie Hall di New York, Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, Liederhalle di Stoccarda, oltre ai recital in molti teatri in tutta Italia e concerti con importanti orchestre internazionali. Grazie al Premio ho ottenuto oltre 40 ingaggi solamente in Europa e ho provato l’immensa emozione di incidere il mio primo disco per Universal a Berlino. Oltre che parlare e incontrare le giovani generazioni, essere di esempio per loro, conoscere artisti e anche fashion stylist che mi hanno guidato alla ricerca di un’immagine personale.La forza del Premio è cercare un artista che dia un personale contributo alla diffusione della musica perchè essere musicista oggi significa anche e soprattutto pensare a cosa suonare, pensare a cosa dire al pubblico e come creare una migliore narrazione che unisca palcoscenico e sala.Il mio augurio ai futuri candidati è di vivere il Premio come una speciale opportunità per crescere e non come una gara ripetitiva, di cercare la propria voce e le proprie emozioni interiori, trasportarle e condividerle con il pubblico.”